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La testimonianza di Marie Claude

Mi chiamo Marie Claude, vengo dalla Repubblica Democratica del Congo e sono in Italia dal 1991. Non sono nata o cresciuta in una famiglia di veri credenti, ma io, come tutta la mia famiglia, ho solo frequentato la chiesa per un senso del dovere. Ho conosciuto mio marito a Roma. Lui, del Togo, è cresciuto in una famiglia di tradizione cristiana evangelica. Suo nonno si prendeva cura di una vasta località vicino​ a Lomé, andava di villaggio in villaggio per predicare il Vangelo ed anche i suoi genitori erano molto attivi nella chiesa ( il padre era organista e direttore del coro). Tra me e mio marito non c’era alcuna differenza, se non che lui possedeva una Bibbia ed io no. Avevamo tantissimi amici, con i quali ci divertivamo e frequentavamo feste di ogni genere, mentre in chiesa andavamo di rado. Abbiamo vissuto nel disordine per diverso tempo, finchè  un giorno qualcosa cambiò. Acquistammo una nuova radio per sentire della musica con i nostri amici, ma mentre mio marito la stava installando si sintonizzò, per caso, su una stazione ( Radio Evangelo), dove parlavano di Gesù Cristo. Quello che dicevano ci colpì molto, così, lasciammo quello che stavamo facendo per poter ascoltare attentamente. Nei giorni successivi continuammo a risintonizzarci su quella stazione radio che ci piaceva così tanto. A quel tempo vivevamo a Latina Scalo, ma lavoravamo a Roma, perciò, anche durante il viaggio approfittavamo per ascoltare Radio Evangelo sui nostri telefonini. Senza nemmeno rendercene conto, qualcosa, nel nostro cuore, stava cambiando. Le nostre esigenze e i nostri gusti cambiarono.

Sentivamo una “strana” pace dentro di noi e non sentivamo più il bisogno di fare tante cose che, invece, prima facevamo.

Cominciammo a frequentare regolarmente una comunità.

Agli occhi dei nostri amici diventammo noiosi e antipatici perché, ormai, la nostra priorità era partecipare alle riunioni di culto e non più a feste mondane.Un giorno, mentre ascoltavo Radio Evangelo, qualcuno disse queste parole: “Parla con Gesù, raccontaGli tutto quello che hai nel cuore, Lui ti ascolterà, Lui ti risponderà”. Nella mia mente pensai: “Mi risponderà? E come?”. Poi ancora, con insistenza come se stesse rispondendo alle mie domande: “Dai, dai, parla con Gesù e presentaGli tutti i tuoi dubbi”. Fu proprio la parola “dubbi” che mi spinse a parlare con Gesù. Andai nella mia camera, chiusi la porta, mi inginocchiai ed iniziai a pregare. In quel momento vidi la vera Marie Claude, mi sentivo indegna di stare alla presenza di Dio, mi sentivo una peccatrice.

In quel momento, compresi che Gesù era morto in croce per salvare me, per salvarmi dai miei peccati e chiesi a Dio di perdonami. Immediatamente sentii forza, pace, gioia. Alleluia, ero libera. Presi la Bibbia, cominciai a leggere e, per la prima volta, capii quello che stavo leggendo.

Altre volte avevo letto per intero la Bibbia di mio marito senza, però, capire nulla, ma ora tutto era chiaro perché avevo Gesù Cristo nel mio cuore.

Oggi, io e mio marito, Bethel, serviamo il Signore nella Chiesa Cristiana Evangelica di Latina. Il Signore ci ha benedetto grandemente ed, ora, possiamo raccontare di Lui e di quello che Egli ha fatto per noi, ai nostri vecchi amici. Sono convinta che Dio è sempre stato lì ad aspettarmi. Egli ha un piano per ognuno di noi. Si è servito di una radio per parlare a me. Può servirsi di una parola, un canto o qualsiasi altra cosa per parlare al tuo cuore. Solo ascolta. Dio ti sta parlando.

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Marie Claude Kabila

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