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La testimonianza di

Maria Teresa

Mi chiamo Maria Teresa ed ho quarantatré anni. Vi voglio raccontare ciò che Dio ha fatto nella mia vita.

Essendo nata in una famiglia di credenti, fin da piccola, ho ricevuto gli insegnamenti biblici ed ho imparato che esisteva un “Amico speciale” nella nostra casa e questo amico era Gesù.

L’aspetto più bello dei bambini è proprio il fatto che essi credono completamente a tutto ciò che viene detto loro, specialmente se proviene dai propri cari, e così anche io, nella mia semplicità e spontaneità, mi rivolgevo a Dio credendo veramente che Egli mi ascoltasse perché sentivo che si trattava di un’esperienza reale nella vita dei miei genitori e conoscenti e, quindi, era valido anche per me. Che cosa meravigliosa! E pensare che tante persone, invece, si sforzano tanto per ricevere quella fede genuina e non riescono a possederla perché vogliono conquistarla con la loro logica e filosofie umani. Per questo troviamo scritto nella Bibbia: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli” (Matteo 11.25). I piccoli non sono solo i bambini, ma anche tutti quelli che, come loro, umili e senza complicate strutture mentali, si accostano a Dio con semplicità.

Crescendo, pian piano, persi quella semplicità di bambina, come capita a tutti nella vita e iniziai ad essere meno spontanea nel mio rapporto con Dio, fino a non sentire neanche più la Sua presenza. Ma non era Lui ad essersi allontanato da me, bensì ero io che non Lo cercavo più con fede e desiderio. Ora i miei interessi erano rivolti verso gli amici di scuola, lo svago e il divertimento. Il mio unico interesse era quello di soddisfare la mia curiosità adolescenziale e cercare di non perdermi nulla.

Avevo 18 anni quando, una sera, i miei genitori, come facevano spesso, stavano per leggere un verso della Parola e mi invitarono a leggerla con loro. Io veramente speravo di uscire con i miei amici, era sabato e aspettavo con ansia una loro chiamata, che però non arrivò. Così, mio malgrado, accettai di restare con loro quella sera e, leggendo un brano del Vangelo di Giovanni al capitolo 4, i miei occhi si aprirono ad una realtà che io pensavo di conoscere, ma era solo una conoscenza letterale. Quei versi divennero reali e applicabili alla mia vita personale, Dio stava parlando a me personalmente e si stava rivelando alla mia vita per mezzo di essa. Non potrò mai dimenticare quei momenti. Voglio citare quel verso, a me tanto caro: “Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo ma chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giov. 4: 13-14). Con questi versetti, capii che cercavo di dissetarmi con l’acqua rappresentata da cose umane come gli amici e il divertimento, ma che non riusciva a spegnere la sete interiore che ogni donna o uomo ha su questa terra, di natura spirituale e non fisica.

Quella sera capii che l’Unico capace di darmi quest’acqua viva era l’Eterno e così, dopo la lettura, pregammo insieme ed io chiesi a Dio, per la prima volta, di perdonarmi e di entrare nel mio cuore. Posso affermare che Egli lo fece, perché mi inondò di una gioia ineguagliabile e da quel momento in poi mi sentii completamente appagata, come chi trova un grande tesoro.

Ancora oggi godo della Sua pace e, come afferma l’apostolo Paolo, “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti”(Efesini 2:8-9).

La Parola di Dio è capace ancora, in questi tempi bui, di trasformare le persone e di renderle felici, perché questa è la Sua volontà, che tutti siano salvati. Non è una chiesa particolare o un padre spirituale ad avere questo potere ma solo uno: Gesù il Cristo vivente.

“Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa” (Matteo 6:6).

Dio vi benedica!

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