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La storia di Nardos
Mi chiamo Nardos e vengo dall’Eritrea. Sono nata e cresciuta in una famiglia cristiana. Fin da piccola, insieme ai miei genitori, leggevo la bibbia e frequentavo la chiesa. Tutto questo è stato molto importante per la mia vita, perché sono cresciuta con il timore Dio nel cuore.
Dopo aver compiuto 14 anni sono dovuta partire per il campo militare ( che in Eritrea è obbligatorio per tutti). In questo periodo mi sono trovata a conoscere nuove persone che, spesso, si schieravano contro di me perché ero cristiana. L’ordine di perseguitare i cristiani veniva direttamente dai comandanti, ed io trovavo tanta difficoltà a mettere in pratica quello che avevo nel cuore. Molte volte venivo a sapere che alcuni credenti venivano anche arrestati e torturati nei carceri, perciò mi domandavo se valesse veramente la pena di soffrire così tanto e non avere la libertà.
Un giorno conobbi una ragazza, anch’essa cristiana, che mi invitò ad andare ad una riunione di culto, la quale si svolgeva in un luogo nascosto. Questo perché, altrimenti, ci avrebbero impedito di riunirci per adorare Dio. Da quel giorno cambiarono molte cose. Vidi gioia e pace in quelle persone e non dubbio e paura. Capii l’importanza di pregare non solo quando tutto andava bene, ma anche quando le circostanze non erano favorevoli.
A 17 anni venni in Italia con la mia famiglia. Frequentiamo insieme la chiesa da quasi 4 anni ed ogni volta sento una gioia immensa nel poter lodare il Signore con le porte aperte e nella piena libertà. In moltissimi posti nel mondo, essere un cristiano può costarti la vita, ma io ho potuto constatare che anche nella persecuzione possiamo avere gioia perché sappiamo in chi abbiamo creduto: il Dio che non permetterà a niente e nessuno di separarci dal Suo amore.